MACCAGNO Missione compiuta e record mondiale raggiunto. Alle 9.12 di ieri mattina, dopo una discesa velocissima durata 11 minuti i tre subacquei estremi, Alessandro Scuotto, Mario Marconi e Pim Van Der Horst hanno toccato con mano i resti del “Milano”, raggiungendo per la prima volta nella storia i 238 metri di profondità in un immersione dedicata alla scoperta di un relitto. Così il Verbano è stato teatro dell’impresa da guinness. Merito della Dynamic Diving Exhibition, associazione che riunisce appassionati di subacquea capaci di dare vita, sotto la regia dell’organizzatore Marco Braga, alla prima fiera dinamica di subacquea al mondo con base proprio a Maccagno. Manifestazione che ha avuto, come momento adrenalinico, proprio l'immersione a 238 metri di profondità, in quel tratto di lago tra Verbania e Maccagno, dove il 26 settembre 1944 l'aviazione anglo-americana affondò il battello “Milano” col suo carico di civili e militari che attraversavano il lago da Intra a Laveno. Il relitto, 50 metri di lunghezza e 6 di larghezza, posato a 200 metri dalla costa piemontese è stato così raggiunto, superando i 205 metri del precedente primato. Una meta dall’assoluto valore, seppur ristretta nel tempo. “L’enorme richiesta decompressiva – hanno evidenziano infatti gli organizzatori – ha permesso di spendere sul fondo solo due minuti, prima di ricominciare l’interminabile ascesa”. Quasi otto ore, un tempo infinito di compensazioni, cambiamenti della regolazione della pressione di ossigeno e della respirazione. Fondamentale per la riuscita dell’impresa è stata poi la “Open Bell”, ovvero una “Campana Aperta”, che, poggiata su una chiatta di supporto, è servita da vero e proprio habitat per gran parte delle pesantissime decompressioni che i subacquei hanno dovuto effettuare. Ma tutto, eccezion fatta per qualche piccolo problema di nausea in risalita per Alessandro Scuotto, è filato via liscio. Lui, visitato e monitorato ha passato la notte, a puro scopo precauzionale, al Pronto Soccorso di Pallanza. Grande sport, dunque, ma anche molto altro. Con la subacquea mondiale che si è data appuntamento a Maccagno: 83 espositori schierati al parco Giona di Maccagno per una rassegna che ha mantenuto la promessa di essere la vetrina della subacquea. “Un progetto – evidenzia Marco Braga –su cui abbiamo deciso di puntare anche per valorizzare il lago, il territorio e, al tempo stesso, di avvicinare molti al mondo delle immersioni con eventi di carattere scientifico e sportivo di livello mondiale”. E a giudicare dal pubblico che ha risposto all’appello anche questo obiettivo è stato centrato.
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