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venerdì 2 maggio 2008

Agra: case di riposo gate

AGRA Agra: 370 abitanti, due case di riposo a pochi metri di distanza l’una dall’altra e nessuna in regola. E’ un vero e proprio ordigno a orologeria pronto a detonare e a fare molto rumore quello innescato dalle ordinanze del sindaco, Andrea Ballinari. La prima, scaduta ieri, prevede così per la giornata odierna lo sgombero, per mano dei carabinieri, della residenza socio assistenziale di via Roma, gestita dalla Cooperativa Sant’Anna e sprovvista di ogni autorizzazione ad esercitare. La seconda, che scadrà fra meno di un mese, prefigura un analogo destino alla struttura gestita dalla Sanas Srl, situata sempre in via Roma, se non saranno effettuati gli interventi urgentissimi richiesti dai Vigili del Fuoco e relativi alle misure antincendio. Una vicenda intricata, quasi paradossale, ma che rappresenta la realtà di Agra. A monte c'è una controversia che dura ormai da quasi due anni tra la Cooperativa Sant'Anna e la Sanas, società che attualmente sta gestendo una delle due case di riposo di Agra, ancora di proprietà però della stessa Cooperativa che, a sua volta, controlla l’altra praticamente confinante. Motivo del contendere è il contratto preliminare stipulato dalle due parti nel marzo nel 2006 con il quale la Cooperativa Sant'Anna si impegnava a vendere alla Sanas la nuova struttura insieme alle autorizzazioni regionali e all'accreditamento. Ma così non è stato. Appellandosi alla clausola di rescissione contrattuale, infatti, la Cooperativa Sant’Anna non ha mai ceduto il possesso della nuova struttura, arrivando a renderla direttamente operativa, pur priva delle autorizzazioni passate, nel frattempo alla Sanas. Così se la Cooperativa Sant’Anna in giornata, come confermato dal sindaco Ballinari, “sarà sgomberata vista la mancata osservazione dell’ordinanza che imponeva la cessazione delle attività, portate avanti senza averne titolo”, stessa sorte rischia la Sanas. Questa, infatti, opera in un vecchio edificio, sempre di proprietà della Coop Sant’Anna e ricevuto in comodato in base al contratto ora sotto giudizio, e mai adeguato alle vigenti normative antincendio. “E’ vero – ammette l’amministratore di Sanas, Antonio Masella, – non siamo in regola con le normative antincendio. Lo confermo ma voglio sottolineare che tutto dipende dalla mancanza di autorizzazioni all’adeguamento, sempre negate da parte dei proprietari”. Proprio per questo, aggiunge Masella dalla Sanas, “ci siamo rivolti al tribunale di Varese che ha nominato un perito incaricato di sovrintendere alla messa a norma”. Interventi che dovranno essere ultimati in trenta giorni.
“E' da circa otto mesi che chiediamo alla Sanas di adeguarsi ma non lo ha ancora fatto – conclude però Ballinari - il nostro, come l’ordinanza emessa nei confronti della Coop Sant’Anna, è un atto dovuto dopo la segnalazione dei Vigili del Fuoco anche perché alla Sanas sono presenti agresi che hanno fatto la storia di questo paese. La loro sicurezza è per noi una priorità”.

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