ARCISATE “Non molto tempo fa, qui a Marzabotto, dopo un discorso sulla Resistenza del nostro sindaco, un suo collega del Milanese, ha aggiunto: però se non c’erano gli americani a quest’ora tutti noi avremmo parlato tedesco. Certo sarà stata solo una battuta, dietro la quale si nasconde però l’esigenza della memoria e dell’approfondimento culturale”. A parlare è il professor Arrigo Chieregatti, parroco a Pioppe di Salvaro (BO) ed è Membro Permanente del Comitato Scientifico per le Onoranze ai Caduti di Marzabotto. Personaggio molto noto nel mondo del dialogo interreligioso; Chieregatti è amico personale del Dalai, membro del "Gruppo di Lugano", e Co-Direttore della Rivista InterCulture e lunedì sera sarà ospite della sala conferenze del Teatro Apollonio di Varese per la conferenza dal titolo “Diritti dell’uomo, diritti di tutti ?”. A contribuire alla sua visita Daniele Resteghini, presidente dell’Anpi Valceresio e proprio come l’associazione, finito nel mirino dell’intolleranza. Scritte, volantini e messaggi intimidatori di chiara matrice neofascista. Apparsi ad Arcisate, come a Tradate. “Episodi questi – evidenzia Chieregatti – figli del substrato della paura. Paura del diverso, dell’apertura. Del razzismo presente nel nostro animo. L’immigrazione lo ha fatto esplodere generando intolleranza. Perché c’è una grande difficoltà culturale nel riconoscere l’altro come specchio di noi stessi”. Di questo, ma anche dei sessant’anni della Costituzione Repubblicana e della Carta Universale dei Diritti dell’Uomo parlerà Chieregatti. E della visione che le altre culture anno di questi “documenti fondanti”. “Penso per esempio – sottolinea il professore – che la stessa carta dei diritti non sia poi così universale. Nel mondo ci sono tante carte dei diritti che noi non conosciamo, dell’Africa, degli aborigeni, e che invece dovremmo ascoltare. Se penso poi a come viene vista la nostra Costituzione non posso ricordare le parole dei miei amici Vietnamiti. Loro dicono sempre che la nostra Repubblica è fondata sul lavoro. La loro Carta si fonda sulla felicità”. Spazio anche alla riflessione sui sessant’anni dall’uccisione di Gandhi. “E’ evidente – sostiene Chieregatti – che nel mondo è in atto una specie di resistenza silenziosa al nostro sistema di pensare l’economia e lo sviluppo. Una resistenza silenziosa creando barriere e sfruttando l’intolleranza”. Ma esiste una ricetta per combattere razzismo e barriere? “Ci sono dei passi da compiere – conclude il parroco di Marzabotto – e il primo è avere consapevolezza di questa situazione”.
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