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venerdì 9 maggio 2008

Il risveglio

CARONNO VARESINO Riccardo Andreotti (nella foto) è un ragazzo di ventinove anni, laureato da due settimane in ingegneria meccanica. Dopo una serata di bisboccia con gli amici per festeggiare la laurea, un risveglio così non se lo sarebbe mai aspettato. Ieri mattina, mentre ancora dormiva, il suo aggressore lo ha colpito con violenza con un cacciavite, procurandogli una ferita alla testa, suturata con qualche punto al pronto soccorso dell’ospedale di Varese. Nonostante le abbondanti tracce sangue presenti in villa pare che non si tratti di nulla di grave, quanto basta comunque per spiazzare anche al più impavido e navigato tra i lupi di mare. Infatti, dopo averlo tramortito e trascinato a forza per la villa, il suo aguzzino lo ha legato e chiuso in uno stanzino. Attimi veramente drammatici, il cui esito sarebbe potuto essere ben peggiore. Da lì Riccardo è riuscito a chiamare il padre, Giacomo Andreotti, uno stimato professionista con un passato da sindaco, proprio a Caronno Varesino, dove ha ricoperto la carica di primo cittadino dal 1990 al 1999. "Erano le dieci meno dieci quando mi ha chiamato – racconta l’ex sindaco del paese -, io ero in ufficio e mia moglie non era in casa. Sono arrivato rapidamente e lo ho trovato in stato confusionale, ha passato proprio una brutta avventura". Riccardo, non appena possibile, dettaglierà i fatti ai carabinieri della compagnia di Saronno, che si sono messi subito sulle tracce del malvivente. L’attuale sindaco del paese, Stefano Mattaboni (Lega Nord), ha espresso solidarietà alla famiglia Andreotti, esprimendo preoccupazione per l’aggressione: "Sono dispiaciuto per quello che è avvenuto, non ne sapevo nulla nonostante questa mattina fossi in giro per il paese con la polizia locale per questioni di viabilità. Stupisce che questi fatti avvengano in pieno giorno, per di più in una zona così centrale del paese, vicino alle scuole. A Caronno non c’è una situazione diversa dagli altri paesi, le statistiche dicono che siamo nella norma, certo, se il furto ormai è considerato “normale” preoccupa invece l’aggressione, che è un fatto grave. Se il ladro ha deciso di aggredire significa che è cambiato qualcosa nell’atteggiamento dei malviventi, che è aumentato il livello di pericolosità. Non è il caso di gridare “al lupo”, ma chiaramente è suonato un campanello d’allarme che non può essere ignorato". Mario De Micheli, vicesindaco di Caronno Varesino, a caldo ha commentato l’episodio con stupore: "Mi dispiace veramente molto, non me lo sarei mai aspettato, spero che il figlio di Giacomo Andreotti si rimetta presto. Pensare che proprio ieri sera abbiamo parlato assieme in occasione di un’assemblea pubblica organizzata proprio sul tema della sicurezza a Solbiate Arno. È una notizia che mi lascia veramente senza parole".

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