PORTO CERESIO Doveva essere una tranquilla gita in canoa, poco dopo l’ora del tramonto. E invece per le due giovanissime turiste tedesche, di soli 13 anni, si è trasformata in un vero e proprio incubo. A salvarle dal lago Ceresio, scosso improvvisamente da una tromba d’aria, ci hanno però pensato gli agenti della polizia locale e gli uomini del Nucleo Mobile di Protezione civile. Un intervento in extremis che le ha messe al riparo dal rischio, nemmeno troppo remoto, di finire a mollo nel lago tutt’altro che tranquillo. Tutto è successo sabato sera, poco dopo le 20.30, quando con l’avvicinarsi del temporale il lago ha iniziato ad incresparsi sempre più seriamente. La piccola canoa con a bordo le giovani, evidentemente inesperte, si è così trovata sballottata da una parte all’altra con il rischio concreto di capovolgersi e impossibilitata a far rientro verso la costa. Nel giro di pochissimi minuti, preda di onde e correnti, dal tratto antistante Villa Rosa le due tredicenni tedesche si sono ritrovate centinaia di metri più in là, quasi catapultate sull’acqua, nell’area di lago all’altezza della stazione delle Ferrovie dello Stato. Circostanza che poi si è rivelata provvidenziale per il loro salvataggio. Se, infatti, fossero state trasportate più al largo le operazioni di recupero si sarebbero dimostrate assai più complicate. Così, invece, spinte dalle onde nei pressi della riva, sono state intercettate dai soccorsi. Richiamati dalle loro grida e dalla vista della canoa priva di controllo, gli agenti della Polizia locale Marco Bellaveglia e Giovanni Vacalebri, insieme a Paolo Cazzola coordinatore del Nucleo Mobile di Protezione Civile, presenti in zona con l’assessore alla Polizia municipale e Protezione civile, Valter Corte, per la sfilata delle Auto storiche, sono riusciti, infatti, a portare a termine le operazioni di recupero. Hanno letteralmente rincorso da riva la canoa e non appena la distanza è diventata favorevole hanno lanciato alle due giovani tedesche delle corde che una volta agganciate alla canoa ne hanno permesso il ritorno a riva. Trascinate all’asciutto le due tredicenni sono state così “issate” sulla terra ferma. “Fortunatamente – evidenzia l’assessore Corte – eravamo in zona e tutto si è concluso per il meglio. Certo il rischio che le due ragazzine hanno corso è stato davvero elevato ma, alla fine, grazie anche alla prontezza di reazione degli agenti se la sono cavata con un grande spavento e niente di più”. Ritorna così di stretta attualità il problema della sicurezza sul lago Ceresio. Uno specchio d’acqua quasi sempre tranquillo ma che, in casi come quello di sabato sera, può trasformarsi, con l’aggiunta dell’inesperienza, in una pericolosa trappola. Per questo gli esperti raccomandano sempre prudenza. “E' importante saper nuotare – spiegano - e comunque usare i giubbotti-salvagente”. Ecco perché da Porto Ceresio, in collaborazione con il Nucleo Mobile, stanno valutando la possibilità di organizzare servizi di controllo. “E’ un servizio – conclude l’assessore Corte – a cui stiamo pensando. Proprio per consentire a tutti quanti di vivere il lago in assoluta sicurezza. Certo il primo passo che deve arrivare dai turisti è quello di non assumersi rischi inutili in condizioni pericolose”.
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