TRADATE Dopo l’articolo pubblicato da La Provincia di Varese sullo stato della raccolta differenziata all’interno degli istituti del plesso di via Gramsci, il vicesindaco di Tradate Vito Pipolo, ha scritto una lettera indirizzata ai dirigenti dei tre istituti e all’assessore provinciale Luca Marsico. "Faccio seguito all’articolo pubblicato sul quotidiano La Provincia di domenica 4 maggio – scrive Pipolo – nel quale si segnala il totale degrado dell’area antistante i vostri istituti. L’amministrazione comunale è da sempre molto attenta alle problematiche dell’ambiente e alla vivibilità dello stesso e per questo sta investendo molto sulla sensibilizzazione dei più giovani alla salvaguardia dell’ambiente. Certo della vostra collaborazione sono a disposizione per concordare con voi le modalità operative per incentivare la raccolta differenziata". Il servizio pubblicato lo scorso lunedì ha rilevato come solo un’esigua porzione dei rifiuti prodotti dagli oltre 2000 studenti del plesso venga in realtà differenziata, il tutto in un contesto di degrado diffuso, determinato dall’incuria delle parti comuni (erba incolta, strade sporche, rifiuti gettati fino al vecchio mobilio accatastato all’aperto). "Facciamo già molti sforzi – spiega poi Pipolo, delegato all’ecologia – ma siamo disponibili a farne di ulteriori, purché non restino inascoltati. Il nostro obbiettivo è arrivare ad una raccolta differenziata spinta, siamo infatti convinti che solo attraverso lo strumento della differenziazione si possa arrivare ad un futuro migliore per le famiglie, dove il decoro della città e dell’ambiente siano un valore diffuso, riconosciuto e apprezzato". L’obbiettivo di cui parla Pipolo non è impossibile da raggiungere, forse a Tradate è un po’ più difficile che altrove. Qui si sposano diverse realtà, che non sempre riescono ad agire in sincronia tra di loro. Le sole scuole di via Gramsci contano circa 2 mila studenti, nella sostanza un piccolo paese nella città. Un piccolo paese che genera rifiuti in quantità e che deve insegnare ai suoi “abitanti” a gestirli nella maniera corretta. "La proprietà del sito è della Provincia – conclude Pipolo – per questo ho scritto all’assessore provinciale, dove non possiamo essere lasciati soli a gestire il problema. Forse è il caso di aprire una verifica per stabilire assieme quali siano i prossimi passi da intraprendere per invertire la rotta e portare la differenziata fin dentro le aule".
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