TRADATE Un vecchio edificio in corso Bernacchi traboccante di rifiuti. È questa l’ultima shockante iniziativa promossa dal comune di Tradate, una trovata che sta dividendo l’opinione pubblica come non mai. In realtà non si tratta di una discarica a cielo aperto, ma di un’installazione artistica messa in opera da Moreno Di Trapani, un giovane artista e fotografo, che da anni lavora sul tema dei rifiuti e in diverse occasioni ha collaborato con il comune di Tradate. A giudicare dai commenti dei tradatesi questa è una di quelle trovate destinate a lasciare il segno in chi le vede. L’impatto con l’opera è veramente molto forte, i sacchi di plastica spuntano dalle finestre, dalle porte e danno l’impressione di invadere materialmente la strada. In realtà l’idea non è nuova, un comune del milanese aveva creato una simile rappresentazione, limitandosi però alla realtà virtuale. Tramite un fotomontaggio realizzato al computer era stato riempito di rifiuti l’edificio del comune, per sensibilizzare la popolazione sul problema della raccolta differenziata. Quello di Tradate, tuttavia, è il primo esempio dell’applicazione in concreto dell’idea, su un edificio vero.
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Non sono mancati gli attacchi della gente, i passanti esterrefatti che si fermano a guardare se ne vanno spesso scuotendo la testa, altri rimangono semplicemente allibiti. E mentre a Chiaiano la gente protesta contro l’apertura della nuova discarica imposta dal Governo contro l’emergenza rifiuti, a Tradate i cittadini chiedono lumi sulla stravagante iniziativa: "Questi sono matti da legare! Ma cos’è?" e, ancora: "sarebbe un peccato morire con tutte le scemate che sta facendo il comune di Tradate", come ha commentato sarcasticamente il signor Cesare, in perfetto dialetto lombardo, mentre passava in corso Bernacchi. E non mancano le prese di posizione anche da parte del mondo politico, è il caso di Gianluigi Margutti, consigliere comunale azzurro: "Sono arrabbiato come moltissimi cittadini per lo strumentale uso di una cosiddetta forma di arte – dice -. Questa vorrebbe essere una mostra educativa per evidenziare come a Tradate i cittadini (diversamente da Napoli) si infuriano quando la spazzatura è esposta in pubbliche vie? A parer mio è solo un “maniacale” uso delle situazioni, per finire sui giornali ed essere “propagandati”. Questo è il modo con cui la amministrazione comunale (per uscire dalle secche di Fornacepoli) cerca di distrarre la pubblica attenzione".
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Intanto dal comune, secondo molti in colpevole ritardo, è arrivata la spiegazione dell’opera: "Il progetto si propone come obbiettivo quello di portare il cittadino a trovare un nuovo spunto di riflessione su tematiche bollenti, e al momento attualissime, quali sono il riciclo e il rispetto per l’ambiente, sensibilizzandolo ad un consumo intelligente e a un approccio più consapevole nei confronti dello scarto che ogni azione genera – racconta Moreno Di Trapani, l’artista che sta realizzando l’installazione -. Avvalendoci della collaborazione di Econord, la società che raccoglie i rifiuti urbani a Tradate, abbiamo voluto dare ad ogni cittadino la possibilità di prendere coscienza di cosa produce il suo consumo e di come lo stesso, associato a quello di altri, abbia un impatto fortissimo sull’ambiente". Il vicesindaco Vito Pipolo ha poi aggiunto: "Grazie all’effetto shock che il nostro progetto sta provocando vogliamo lanciare un messaggio al cittadino – dice il vicesindaco -, nel quale vogliamo stimolare comportamenti virtuosi volti alla riduzione della mole di rifiuti prodotti". Le sorprese non sono comunque finite, a questo progetto si affianca infatti una campagna di comunicazione mirata al rispetto ambientale e alla riduzione dei rifiuti.
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Nonostante le spiegazioni la maggior parte dei tradatesi non apprezza e, anzi, sono molti quelli che temono che il progetto possa rivelarsi addirittura pericoloso o dannoso per la città e avanzano diverse perplessità: "E se qualche esagitato buttasse un mozzicone sulla plastica?", e ancora: "Per quanto tempo vogliamo tenere questi rifiuti?", "Prima o poi magari si metterà anche a puzzare?". Gianluigi Margutti conclude invece con una battuta: "È penoso. Speriamo che per tenere lontane le prostitute dalla città, non venga la voglia di una mostra notturna di lucciole sul territorio comunale".
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Non sono mancati gli attacchi della gente, i passanti esterrefatti che si fermano a guardare se ne vanno spesso scuotendo la testa, altri rimangono semplicemente allibiti. E mentre a Chiaiano la gente protesta contro l’apertura della nuova discarica imposta dal Governo contro l’emergenza rifiuti, a Tradate i cittadini chiedono lumi sulla stravagante iniziativa: "Questi sono matti da legare! Ma cos’è?" e, ancora: "sarebbe un peccato morire con tutte le scemate che sta facendo il comune di Tradate", come ha commentato sarcasticamente il signor Cesare, in perfetto dialetto lombardo, mentre passava in corso Bernacchi. E non mancano le prese di posizione anche da parte del mondo politico, è il caso di Gianluigi Margutti, consigliere comunale azzurro: "Sono arrabbiato come moltissimi cittadini per lo strumentale uso di una cosiddetta forma di arte – dice -. Questa vorrebbe essere una mostra educativa per evidenziare come a Tradate i cittadini (diversamente da Napoli) si infuriano quando la spazzatura è esposta in pubbliche vie? A parer mio è solo un “maniacale” uso delle situazioni, per finire sui giornali ed essere “propagandati”. Questo è il modo con cui la amministrazione comunale (per uscire dalle secche di Fornacepoli) cerca di distrarre la pubblica attenzione".
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Intanto dal comune, secondo molti in colpevole ritardo, è arrivata la spiegazione dell’opera: "Il progetto si propone come obbiettivo quello di portare il cittadino a trovare un nuovo spunto di riflessione su tematiche bollenti, e al momento attualissime, quali sono il riciclo e il rispetto per l’ambiente, sensibilizzandolo ad un consumo intelligente e a un approccio più consapevole nei confronti dello scarto che ogni azione genera – racconta Moreno Di Trapani, l’artista che sta realizzando l’installazione -. Avvalendoci della collaborazione di Econord, la società che raccoglie i rifiuti urbani a Tradate, abbiamo voluto dare ad ogni cittadino la possibilità di prendere coscienza di cosa produce il suo consumo e di come lo stesso, associato a quello di altri, abbia un impatto fortissimo sull’ambiente". Il vicesindaco Vito Pipolo ha poi aggiunto: "Grazie all’effetto shock che il nostro progetto sta provocando vogliamo lanciare un messaggio al cittadino – dice il vicesindaco -, nel quale vogliamo stimolare comportamenti virtuosi volti alla riduzione della mole di rifiuti prodotti". Le sorprese non sono comunque finite, a questo progetto si affianca infatti una campagna di comunicazione mirata al rispetto ambientale e alla riduzione dei rifiuti.
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Nonostante le spiegazioni la maggior parte dei tradatesi non apprezza e, anzi, sono molti quelli che temono che il progetto possa rivelarsi addirittura pericoloso o dannoso per la città e avanzano diverse perplessità: "E se qualche esagitato buttasse un mozzicone sulla plastica?", e ancora: "Per quanto tempo vogliamo tenere questi rifiuti?", "Prima o poi magari si metterà anche a puzzare?". Gianluigi Margutti conclude invece con una battuta: "È penoso. Speriamo che per tenere lontane le prostitute dalla città, non venga la voglia di una mostra notturna di lucciole sul territorio comunale".
4 commenti:
stupenda la sintesi di Margutti!!! speriamo che caschino nella buca che si stanno scavando!!
ps. ogni tanto (circa una volta al mese) mi capita di passare da quella strada accompagnando un amico disabile in carrozzina... chiederò all'autore dell'"opera d'arte" o a chi glielo ha commissionato di sollevare la carrozzina e spingerla sul pavè nel tratto in cui hanno fatto la loro installazione appena mi capita di passare di lì
SIMONE: perfetto a nostro giudizio il tuo commento. Ciaoooooo... visitaci anche sul nostro blog
Concordo con i dubbi e le perplessità sulla fruizione del marciapiede. Tuttavia ritengo che l'iniziativa possa avere i suoi lati positivi. La sensibilizzazione sul tema dei rifiuti è un passaggio fondamentale per raggiungere risultati soddisfacenti. Un passaggio da accompagnare con delle politiche attente. Una critica la faccio, ma in questo senso: meno sassi e scritte in latino attorno alle rotonde e più organizzazione sulla raccolta e sullo smaltimento dei rifiuti.
Congratulazioni all'autore de "la casa del Malconsumo" è una denuncia forte, ma reale. Io ho creato "la casa di riciclandia" un blog che nel suo piccolo fa denunce e dice come fare a riciclare AUGURI ALL'AUTORE. TIZIANA DE MARCO
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