TRADATE Dopo la provocazione dei paracarri di via Santo Stefano la Giunta comunale prende precauzioni e denuncia l’ignoto autore per atti osceni e ingiuria, ai sensi degli articoli 529 e 594 del codice penale. Sono queste, infatti, le accuse contenute nell’esposto denuncia, che verrà depositato nelle prossime ore, proposto dal sindaco di Tradate Stefano Candiani e da alcuni assessori. Si ricorderà infatti che, non più tardi di una settimana fa, un tradatese dallo spiccato spirito goliardico aveva ricoperto i paracarri installati in via Santo Stefano con dei sacchetti di cellophane, simulando dei giganteschi preservativi. I paracarri che hanno subito il trattamento sono stati in tutto otto, tanti quanti i membri della giunta tradatese, sindaco compreso. Su ciascun profilattico è stato inoltre scritto un nome in lingua francese, nomi che tradotti in italiano corrispondono a quelli dei componenti dell’esecutivo tradatese. Insomma, una provocazione bella e buona, che si è inserita nel solco tracciato da una polemica trascinata forse troppo a lungo e che nelle settimane passate aveva intaccato pesantemente i rapporti tra l’amministrazione comunale e i commercianti della via, decisamente arrabbiati dopo la decisione di eliminare i parcheggi lungo la strada. Così arrabbiati che, a loro volta, non avevano risparmiato critiche pesanti e provocazioni: sulle vetrine dei negozi ha campeggiato per un intero giorno un manifesto funebre nel quale si annunciava il lutto per la “prematura scomparsa dei posti auto”. Se la trovata del manifesto funebre è stata firmata e sottoscritta dai commercianti, quella dei paracarri è ancora orfana. Il misterioso artista, che ha agito di notte, non ha infatti firmato l’opera, preferendo rimanere nell’anonimato. Un fatto, questo, che ha contribuito a gettare discredito sui commercianti di via Santo Stefano, tacitamente accusati di essere se non gli esecutori materiali, quantomeno gli ispiratori o, addirittura, i mandanti dell’ultima provocazione. “Si sbagliano di grosso se credono che centriamo qualcosa con questa trovata – si difendono alcuni negozianti -. Noi non abbiamo responsabilità in questa cosa né sappiamo chi sia stato. Resta il fatto che non concordiamo con le modifiche apportate alla via che hanno peggiorato la qualità del nostro lavoro e non hanno aggiunto nulla in termini di sicurezza e di fruibilità della strada”. Del fatto si è discusso anche nell’ultima seduta di Giunta, la sera di giovedì 19 giugno, ma non è stata partorita alcuna delibera né, tanto meno, un atto di indirizzo. Con ogni probabilità il sindaco firmerà nelle prossime ore un esposto denuncia contro ignoti e, ciascun assessore sceglierà se sottoscrivere o meno l’atto. Per ora è certo che in calce alla denuncia mancherà almeno una firma, quella dell’assessore al commercio Franco Accordino (An), che non ha ritenuto opportuno sostenere questa azione.
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1 commento:
e dove sarebbe la questione PENALE? lesa maestà? ma dai...
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