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martedì 5 agosto 2008

"C'è satana dietro alle incursioni nel cimitero"

SUMIRAGO "Preghiamo affinché il Signore illumini le teste di questi mascalzoni che si rendono protagonisti di questi orribili atti satanici". Sono le parole di don Alfredo Terragni, parroco di Sumirago, che commenta duramente il gesto dei profanatori di tombe che sono entrati in azione nella notte tra sabato e domenica, devastando una quindicina di tombe nel cimitero della frazione di Caidate. "Sono cose brutte – continua don Alfredo - davanti alle quali si rimane tutti sconcertati. Questi non sono semplici atti di vandalismo, tutti gli elementi raccolti in cimitero fanno pensare ad episodi satanici: l’odio verso la croce che viene capovolta, l’astio verso gli innocenti, le creature più vicine a Dio, manifestato con la rottura degli angioletti sulle tombe dei bambini. Alla fine della messa ho invitato la gente a pregare per illuminare le teste di questi mascalzoni che hanno fatto questa cosa brutta, perché solo Dio può avere la forza di farli cambiare". L’episodio, il secondo nell’arco di pochi mesi e addirittura il quarto negli ultimi due anni, ha scosso profondamente la comunità dei credenti: "Diverse persone sono venute da me in lacrime – spiega il parroco - persone sconcertate da questi fatti. Sono certo che i responsabili non sono di Caidate, i ragazzetti del posto fanno le loro bravate ma non si spingerebbero mai così oltre perché sanno che qui la gente ci tiene molto: durante l’anno tanti fanno celebrare messe per i defunti, la nostra è una piccola comunità ancora attaccata a certi valori, compreso il culto dei morti. Quindi si capisce il grande dispiacere provocato da questi gesti".
Preoccupazione è stata espressa anche dal sindaco del paese, Camillo Brioschi: "Ovviamente siamo preoccupati da questi continui raid vandalici. I cimiteri sono un punto a cui la popolazione dedica una particolare attenzione, è evidente che un attacco a questi luoghi colpisce molto la popolazione che chiede giustamente attenzione. Sono atti che si ripetono ciclicamente sempre con le stesse modalità, non sono da ascrivere alla cerchia dei furti ma dei veri e propri atti vandalici fini a se stessi e forse per questo ancora più dolorosi". In paese le voci sono tante, chi parla di satanisti, chi di vandali, in queste ore i carabinieri stanno lavorando sodo per risalire agli autori del gesto: "Sicuramente mi conforta che i carabinieri mi abbiamo detto che questa volta c’è qualche indizio – ha continuato il primo cittadino -. Probabilmente per arginare il problema ci vorrebbero delle telecamere, ma attualmente non siamo in grado di intervenire in questo senso".
Dall’opposizione il consigliere Romeo Riundi invita al dialogo con la cittadinanza: "Tutti quanti stiamo aspettando che questi atti vengano sanzionati a dovere. L’amministrazione potrebbe incontrare i cittadini, per contribuire a far emergere proposte e soluzioni possibili per fronteggiare una situazione spiacevole".

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