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mercoledì 1 ottobre 2008

Perchè avete litigato con don Flavio?

Nei giorni scorsi noi di Mad&Pago, arrabbiatissimi, abbiamo ingaggiato una feroce guerra contro don Flavio Carugati, il prete della rete. Da più parti ci giungono richieste di spiegazioni sul post di insulti - decisamente fuori tema e lontano dallo stile di questo blog - che abbiamo riservato a don Flavio. Per rispetto nei confronti di chi ci dedica del tempo leggendoci, abbiamo deciso di svelare l'arcano. Prima di iniziare il racconto è necessario spiegare chi è il "prete della rete" alias don Flavio Carugati: si tratta dello pseudonimo dietro a cui si celano un manipolo di buontemponi (personalmente ne conosco almeno due). Un vero e proprio "personaggio" nato in seno ad un blog dissacrante e satirico (http://ilgibbone.blogspot.com/) popolato da strani alter ego che spesso, sfuggiti al controllo dei propri padri, godono di vita propria. Don Flavio è uno di loro. Una firma sibillina, da cui diffidare sempre e comunque. Uno (e trino) che cerca di mettere zizzania nei blog del territorio. Se ne trova traccia un po' ovunque, da Varesenews al blog del movimento libero fino al blog di Legambiente e, ora, anche su Mad&Pago. Chi si nasconde dietro al personaggio? Come abbiamo già detto si tratta di persone diverse, quindi la paternità di un post o di un commento va attribuita di volta in volta. L'operazione può sembrare impossibile, ma non è così. Ci la si può fare indagando la sensibilità ai temi trattati nei post che don Flavio prende di mira. In questo caso - non farò nomi - non è stato difficile stanarlo.
Don Flavio (di cui pubblichiamo anche alcune rare fotografie) nel nostro blog ha commentato il post relativo all'inchiesta sui fossili di Besano. Qualche settimana fa la Digos di Varese era intervenuta, compiendo perquisizioni e sequestri al sito archeologico di Besano, nel museo di Milano e nelle abitazioni di due indagati, proprio in risposta ad una serie di articoli pubblicati sul quotidiano "La Provincia di Varese". Don Flavio, evidentemente affezionato alla Val Ceresio, ha commentato con sdegno la notizia, non mancando però di metterci un carico da novanta. Vale a dire una serie di insinuazioni e di insulti rivolti alla Digos di Varese e, indirettamente, agli autori dell'inchiesta giornalistica, accusati di fatto di essere uno strumento nelle mani di un manovratore politico, giornalisti privi di capacità discrezionale, insomma: dei passacarte. Il commento è stato cancellato. Don Flavio, che evidentemente è anche un esperto di diritto dell'informazione, ha subito attaccato il blog appellandosi all'articolo 21 della Costituzione, dimenticandosi forse che la libertà di espressione ha dei limiti ben precisi (vedi diffamazione). Anche questo commento è stato cancellato.
Da qui è iniziata la querelle, fatta di insulti e sproloqui, che comprende anche le frasi anticlericali (ovviamente da inquadrare nel contesto appena descritto), il turpiloquio e le invettive lanciate a sostegno dell'una o dell'altra parte. Insomma, una lite virtuale giocata sul confine tra il serio e il faceto.
La cosa che contestiamo a Don Flavio non è tanto la scelta legittima di criticare una notizia, ma l'inadeguatezza del registro scelto per il commento. Don Flavio ha una sua personalità e uno stile che lo contraddistinguono. Secondo noi il prete della rete sbaglia a voler predicare anche da pulpiti che non gli appartengono usando metafore e modi di dire che i "parrocchiani" degli altri blog non sono abituati a sentire. Perchè, se è vero che il Gibbone è riconosciuto come un luogo di satira, anche pesante, dove è lecito e quasi richiesto "andare oltre"... lo stesso non si può dire per altri luoghi della rete. Il blog Mad&Pago è nato per dare uno spazio virtuale alle inchieste e agli articoli realizzati da due giornalisti che condividono, nel metodo e negli obbiettivi, parte del proprio lavoro. Mad&Pago accetta critiche, raccoglie stimoli e, entro certi limiti, sta anche al gioco. Ma quando questi limiti vengono oltrepassati, ed è la prima volta che succede, l'intervento censorio è doveroso. Spero che ora la vicenda sia chiara.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

dovreste ringraziare il don flavio, senza di lui continuavate con la linea editoriale della banalità

diciamolo pure, senza il don fla il vostro blog rimaneva all'età dei fossili che si presumono trafficati

Anonimo ha detto...

manvedi sti zozzoni ao ve denucio alla sacra rota nun se po anna avanti a rompe li cojoni contro er prete frocicone de la rete. lassate perde contro er vaticano e li preti nun ce so cazzi.
donfla è no zozzone enfame ma so cazzi sua giro de tre anni lo drogamo e glie famo far campeggio cor milingo dalle orsoline.

ER (VATI)CANARO

Anonimo ha detto...

censori

fascisti

schiavi del potere

Pagomad ha detto...

Fascita tua sorella, stronzo!