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venerdì 2 maggio 2008

E i maledetti ricordi affiorano

La vita e la morte fanno di noi quello che vogliono. Sempre. L'unica carta che possiamo giocare, allora, è stabilire che cosa noi vogliamo dalla vita e dalla morte. E questo io l'ho già scelto da bambino. Tutta la luce e tutto il buio che potessi sopportare!
Così fantasmagorico sogno devi avere ancora un po’ di pazienza.
Lo sai, se adesso dovessi dipingerti faticherei e non poco. Il ricordo si è affievolito. O forse è stata una mia precisa scelta. Preferisco ricordarti semplicemente così. Fragile e perfettamente normale. Un inno di ribellione. Semplicemente donna. Perché quando ti abbassavi per allacciarti le scarpe da tennis inevitabilmente si rovesciavano le mele e il pane dalla borsa. E perché non c’era volta che i tuoi lunghi capelli neri non si impigliassero nella lampo del vestito, e quando pioveva, ogni volta, ti dimenticavi l’ombrello. Ma non servivano trucchi resistenti all’acqua per salvarti, o vestiti ultra firmati con incorporato un impermeabile a proteggerti e altre sofisticate tecnologie da spot. Se non ricordo male ti bastava quel sorriso colorato da sparare in faccia al cielo grigio.
"Sai, ieri in macchina stavo vivendo intensamente quelle carezze sulle mie labbra e quando mi hai chiesto se ci saremmo rivisti, non ti ho neanche ascoltato. Stavo guardando dal finestrino uno splendido paesaggio che mi è rimasto dentro e per sempre lo sarà nel mio cuore...
Quando sono scesa dal treno il mio compagno di viaggio mi ha chiesto se anche io avevo notato tutti quei graffiti sui finestrini. Io, ancora assorta e sconvolta dalla luce di quell’immagine gli ho risposto semplicemente: “quali graffiti?”
Ci rivedremo? Non ho una risposta. Ora la tua domanda mi distrae. Perché il momento, il paesaggio, vivrà in me per sempre e sarà sempre forte da farmi venire i brividi al solo pensiero...
Quando ho chiuso i miei occhi ho visto e sentito con quelli dell'anima e mi sono persa in te, tutto il resto non conta, in seguito non è successo più niente!
Non fare domande, nasceranno solo dubbi…"
E la mia mano sfiora il suo viso...ma è già ora di scappare. Forse per sempre.

Peccato tu non esita realmente. Mai, fino in fondo.

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