LUINO Non decolla l’eliporto “Piero Chiara” di Luino. Il cuore della futura reti dei trasporti della cittadina rivierasca, così come immaginato dai promotori della Aeroyacht Fly Company, resta infatti molto lontano dalla rotta della fattibilità. E’ quanto emerso, ieri sera, nel corso del convegno “Luino, progetto Airport”, momento di approfondimento nel corso della manifestazione aeronautica “Dall’Acqua al Cielo”, organizzata dalla Pro Loco. Partita due anni orsono con il vento favorevole, l’idea dell’aviosuperficie si scontra infatti con la realtà dei fatti. “Quella dell’immobilismo dell’amministrazione comunale - tuona Giorgio Riformato, comandante dell'areonautica civile piemontese di nascita ma da 17 anni a Castelveccana e primo sostenitore dell’eliporto – che dopo una decina di incontri, e dopo aver bocciato alcuni piani di fattibilità a nostro avviso ottimi, non ci comunica la sua posizione”. Saltata, infatti, la possibilità di creare la struttura dedicata al trasporto aereo nella piana di Voldomino, la soluzione prospettata dalla Aeroyacht Fly Company, si è concentrata sull’area delle piscine di Luino. “Ma anche in questo caso l’amministrazione comunale sembra non volerci ascoltare. Eppure – chiarisce Riformato – c’è già una cordata pronta ad investire 3 milioni di euro, in cambio del permesso a realizzare l’eliporto che dopo vent’anni diventerebbe di proprietà comunale”. Così, quello che avrebbe dovuto essere l’avvenire dei collegamenti da e per Luino resta per ora solo un plastico realizzato dagli studenti dell’Isis "Volontè" di Luino, guidati dal preside Carlo Martegani. “Sembra quasi che non si voglia guardare negli occhi il futuro – attacca Riformato – perché sarà proprio l’eliporto la chiave per rilanciare la città, la sua mobilità e i suoi flussi turistici. E anche il fatto che a questo convegno non sia presente nessuno rappresentate del Comune rende da solo l’idea del muro contro cui ci scontriamo”. Ma passare per coloro che mettono i bastoni tra le ruote al progresso non ci stanno proprio dall’amministrazione comunale. “Sono state raccontate un sacco di balle – replica seccato il primo cittadino Gianercole Mentasti – anche perché la nostra posizione è sempre stata chiarissima: devono trovarsi una superficie con una destinazione d’uso compatibile con l’eliporto e poi presentarci il progetto. Riformato non può pretendere che l’amministrazione cambi i vincoli di alcune aree per venire incontro alle sue esigenze”. No dunque alla Piana di Voldomino, “troppo vicina a un cimitero e già impegnata dalla costruzione un parco verde e percorsi ciclabili”, e no all’area piscine “perché la sua destinazione è incompatibile con l’aviosuperficie”. “Bisogna agire nel rispetto del piano regolatore. Se ci arrivassero proposte che tengano conto di questa fondamentale esigenza – aggiunge il sindaco – non saremo certo noi a metterci di mezzo. Non abbiamo nessuna posizione pregiudiziale”. Così, mentre domani la manifestazione continuerà con l’esibizione della pattuglia acrobatica svizzera dei “P3 Flyers” e l’arrivo nel cuore di Luino dei mezzi aerei delle forze dell’ordine, potrebbe tramontare definitivamente il progetto dell’eliporto. Le distanze, infatti, ora come ora sembrano incolmabili. Anche per il volo di un elicottero.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento