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domenica 4 maggio 2008

Fascisterie Arcisatesi: l'Anpi ancora nel mirino

ARCISATE “Qui ci troviamo di fronte ad attacchi quotidiani. Ripetuti e sfrontati. Come quello che ha spinto i soliti ignoti ad infangare anche il XXV Aprile con alcuni contromanifesti inneggianti alla Repubblica Sociale, accompagnati dall’inequivocabile slogan “Boia chi molla””. Non usa mezze parole il presidente dell’Anpi arcisatese, Daniele Resteghini, per esprimere tutto il suo disappunto nei confronti dello sfregio, “quasi quotidiano che siamo costretti a subire”. “Episodi – incalza Resteghini – puntualmente denunciati alle forze dell’ordine”. Così dopo l’incendio dello scorso anno in concomitanza con la Festa Tunisina, e quelli alla stessa sede dell’Anpi con il rischio di coinvolgere le abitazioni vicine, le minacce ai vertici dell’associazione, i graffiti e i manifesti di estrema destra, il clima “non si può certo definire dei migliori”. “Anche perché – incalza Resteghini – manca la volontà politica di condannare con fermezza questi episodi. Di farlo apertamente e di ribadirlo in continuazione. Non ci si deve abituare a questi gravissimi affronti”. E così con ancor maggiore stimolo continueranno le iniziative del Comitato Unitario Antifascista per la difesa e l’attuazione della Costituzione e l’impegno dell’Anpi nella difesa dei valori della democrazia. “Perché queste azioni – ribadiscono dall’Associazione nazionale Partigiani d’Italia – ci spingono ancor di più ad impegnarci affinché i valori di uguaglianza e tolleranza e rispetto della Costituzione nel suo sessantesimo anniversario siano sempre presenti in Valceresio come in Italia. Noi di sicuro non ci tireremo indietro”. E proprio in questa situazione arrivano segnali incoraggianti dalle scuole. “Hanno intrapreso attività di educazione profonda e di indubbio valore – conclude Resteghini – e proprio da questi ragazzi ci aspettiamo segnali incoraggianti per respingere al mittente insulti razziali, offese neonaziste e intimidazioni”.

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