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giovedì 15 maggio 2008

Tutti gli uomini del presidente

TRADATE "Tradate è con noi e poi, un avviso di garanzia non lo si nega a nessuno". Così il capogruppo della Lega Nord, Mario Clerici, sintetizza la posizione del Carroccio in merito agli ultimi sviluppi del caso ex Fornace, minimizzando il fatto. "La città sta dalla nostra parte – continua Clerici abbandonando il tono ironico - perché conosce il sindaco. Stefano Candiani non è un uomo di palazzo anzi, la sua forza è sempre stata quella di saper stare con la gente. Di lui i Tradatesi si fidano, ed è per questo che hanno capito la posizione del comune in questa vicenda". Che la notizia dell’avviso di garanzia non abbia intaccato la fiducia dei sostenitori del sindaco lo si capisce passeggiando al suo fianco per le strade della città. In via Santo Stefano, in via De Simoni come in corso Bernacchi la gente lo ferma e lo saluta, in molti vogliono solo scambiare quattro chiacchiere, qualcuno gli sottopone i propri dubbi, così come è sempre stato. Dell’avviso di garanzia e dei problemi che il comune di Tradate sta affrontando in queste ore, invece, non si parla. I cittadini sanno, ma per ora preferiscono stare a guardare. A parlare, invece, sono i leghisti, che interpellati difendono il sindaco e commissario provinciale Stefano Candiani: "Noi abbiamo la coscienza a posto – spiega Clerici – sappiamo di non aver fatto nulla di scorretto e di aver agito sempre per il bene della città. Sulle scelte politiche ci possono essere posizioni e punti di vista differenti, noi abbiamo scelto una strada che all’opposizione è sembrata scorretta, Uslenghi ha deciso di far valere la propria posizione rivolgendosi ad un organo esterno come la magistratura, è un suo diritto farlo ed è un dovere della magistratura indagare per scoprire la verità dei fatti. Noi confidiamo nel lavoro degli inquirenti e siamo estremamente sereni, proprio perché riteniamo di non aver mai agito contro la legge". A fianco del sindaco si schiera anche Fabio Tonazzo, giovane presidente del consiglio comunale tradatese: "Personalmente sono tranquillo e sereno per la posizione del sindaco. Tutto è stato fatto alla luce del sole, anche e soprattutto in consiglio comunale, dove tutti i documenti discussi sono stati approvati anche dai tecnici comunali, penso che se ci fossero state delle irregolarità tecniche sarebbero state evidenziate in quella fase. Sull’iter seguito nell’intera procedura del piano ex Fornace c’è sempre stata la massima trasparenza. Se ne è parlato più volte in consiglio e nelle commissioni, inoltre a tutte le interrogazioni è stata data risposta in maniera esaustiva e questo penso sia espressione della massima garanzia possibile". In città la Lega si stringe dunque attorno al proprio uomo simbolo e anche il segretario cittadino Carlo Bernanrdoni si accoda sulla scia tracciata da Clerici e Tonazzo: "Politicamente manifestiamo tutto il nostro supporto a Stefano Candiani, sappiamo che tutto quanto è stato fatto alla luce del sole, addirittura è stato lo stesso comune ad inviare documentazioni in Procura. Dunque stiamo vivendo queste indagini con la massima serenità. A Candiani va il nostro supporto umano oltre che politico, ci ha stupito il fatto che l’avviso di garanzia sia stato mandato in prima persona al sindaco ancor prima che ai tecnici, ma abbiamo piena fiducia nella magistratura". Candiani a Tradate incassa la piena stima della Lega e dei leghisti. Fuori dai confini cittadini un commento da avvocato, sindaco e collega di partito lo abbiamo chiesto anche ad Attilio Fontana, primo cittadino di Varese: "Non posso dire molto, dal momento che sono il suo difensore ho questa ulteriore riserva. Sono assolutamente convinto e certo che Stefano Candiani, persona dalla moralità specchiata, uscirà da questa vicenda senza problema alcuno". Anche il neo-senatore Fabio Rizzi interviene da Roma sulla vicenda esprimendo assoluta solidarietà al sindaco di Tradate: "Sono certo che le indagini chiariranno l’estraneità di Candiani dai fatti che gli vengono contestati. Chi lavora bene, soprattutto se leghista, è sempre nella bufera. Da parte mia chiaramente gli rinnovo la fiducia e gli auguro di chiarire quanto prima la vicenda". Chi continua a non esprimere pareri sulla questione è il centro sinistra tradatese che, dopo l’intervento della Procura, ha scelto di mantenere la linea della circospezione.

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