VARESE Come non avventurarsi in un post sulla seconda notte bianca varesina. Ci siamo stati. Ad essere sinceri la nostra permanenza non è durata molto, comunque quanto basta per farci elaborare una pessima impressione sull'evento nel suo insieme. Chiaramente la stampa locale, ampiamente foraggiata per pubblicizzare la nottata, non ne può parlare male, almeno non in termini assoluti, ma chiunque abbia un minimo di buon senso non può che criticare una manifestazione tanto caotica, disorganizzata e scadente. E dire che di feste più o meno legali, più o meno chiassose, ne abbiamo frequentate molte nella nostra vita, ma una così mai. Pareva di stare alla fiera del porchettaro, un chiosco dopo l'altro, prezi alle stelle, per le strade sei persone al metro quadrato, nell'aria solo musica pessima sparata a tutto volume dalle casse piazzate all'esterno dei locali. in tutto questo non si notavano gli eventi che sono diventati invisibili, inghiottiti dalla stessa folla che avrebbe dovuto assistervi.
Tornando alla sagra del porchettaro, ovviamente non mancavano i venditori abusivi di bibite che, in barba a qualunque legge e regolamento, si sono messi a vendere indisturbati lattine e bottiglie ai margini della festa. Bontà loro, almeno i prezzi erano fino a tre volte inferiori a quelli praticati dai venditori ufficiali della manifestazione.
Ci abbiamo messo cinque minuti per camminare dall'ippodromo, lungo viale Aguggiari, fino al centro. Poi c'è voluta quasi un'ora per fare via Veratti, raggiungere piazza Monte Grappa e scendere attraverso il centro. Il tutto tra una massa ad elevata concentrazione di burini e zoccolacce (i peggiori di ciascuna categoria si riconoscevano dal cappello stile cow-boy).
Non abbiamo idea di quanto sia csostata alla collettività questa notte bianca, speriamo poco, vista la totale mancanza di eventi di richiamo. Sicuramente se deve essere organizzata in questo modo meglio non farla, meglio destinare le risorse a tanti eventi da distribuire sull'arco di più serate, piuttosto che bruciare tutto in un grande fuoco di paglia che non lascia nessun valore aggiunto. Non arricchisce la città (forse qualche ambulante) e non contribuisce alla crescita culturale della collettività. Voto: 3.
2 commenti:
Concordiamo sui contenuti, NON sul voto. Per noi un bel 2.
(abbiamo cancellato il precedente commento, perchè non aveva in modo leggibile la votazione, DUE).
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