TRADATE Tradate sembra essere diventata la capitale delle provocazioni, grandi o piccole che siano. L’ultima in ordine di tempo è quella messa in scena all’alba di ieri in via Santo Stefano dove nottetempo qualcuno ha incappucciato, simulando dei grossi preservativi, i paracarri posati nei giorni scorsi dal Comune tra la strada e il sagrato della chiesa. Una decisione che nei giorni scorsi aveva sollevato nuove polemiche da parte dei commercianti della via, in forte contrasto con l’amministrazione comunale colpevole, a loro dire, di aver tolto i parcheggi lungo la strada. In tutto sono otto i manufatti di pietra che hanno subito il singolare trattamento. Otto, come i “membri” della Giunta comunale. Ciascun sacchetto riportava a chiare lettere un nome scritto in francese, non uno a caso, ma la traduzione dei nomi di sindaco e assessori. Nomi tradotti in francese per via della presenza in città di una rappresentanza d’oltralpe, arrivata a Tradate per suggellare il sodalizio sportivo con gli atleti locali. Appeso al palo del divieto di sosta una scatola di cartone che recitava la scritta: "Ogni città ha i suoi monumenti". Alle 9.30 di ieri mattina una pattuglia della polizia locale ha provveduto a rimuovere i sacchetti, non prima però di aver documentato la “scena del crimine” con abbondanti e particolareggiate fotografie. Difficile capire chi abbia messo in atto la provocazione, il gesto infatti non è ancora stato rivendicato. Nei negozi i commercianti se la ridono sotto i baffi e fanno spallucce ad ogni richiesta di chiarimenti. Dal comando della polizia locale è poi partito l’ordine di “interrogare” tutti i commercianti della via, che in mattinata sono stati sentiti sull’episodio dagli uomini in divisa.
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1 commento:
vi abbiamo per SIMPATIA copiato il pezzo e lo abbiamo riportato sul nostro BLOG.
Grazie e alla prossima rapina!
;-)
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